22 ottobre 2011

Pac, l'europarlamentare Silvestris preoccupato per la bozza di riforma: "A rischio i contributi per olivicoltura e pomodoro". Occorre organizzarsi al più presto per modificarla, rischia il Mezzogiorno.



"Profonda preoccupazione per la prima stesura della riforma della Politica agricola comunitaria presentata oggi al Parlamento Europeo dal Commissario Dacian Ciolos. Se il testo non dovesse essere modificato in sede di discussione i contributi europei destinati all`olivicoltura pugliese rischierebbero un taglio del 60%, ancor peggio - circa dell´80% - la sforbiciata per il comparto del pomodoro da industria". Lo dichiara da Bruxelles Sergio Silvetris, eurodeputato del Pdl, al termine del vertice con il Commissario rumeno, associandosi all´apprensione delle associazioni di categoria. "Per il momento - afferma il parlamentare - abbiamo un documento di 1.500 pagine, che dovrà essere analizzato nei dettagli. La situazione di partenza non è per nulla favorevole per il Sud e in Parlamento ci attende un duro lavoro per difendere la nostra agricoltura". "Oltre alla diminuzione delle risorse, dovuta all´aumento degli Stati membri che beneficiano degli aiuti, che passano da 15 a 27, i nuovi criteri di distribuzione dei fondi penalizzano soprattutto il Mezzogiorno. In passato gli aiuti diretti erogati su base storica riuscivano a garantire dei livelli di sostentamento minimo ad alcune colture diffuse al Sud, come olivi e pomodoro. La riforma, invece, introduce un aiuto di base legato semplicemente alla estensione dei terreni. Ma coltivare due ettari di pascolo in Germania è cosa diversa da coltivare due ettari di olive in Puglia: la differenza, in un anno, è di 40 giornate lavorative e di differenti costi di produzione e manodopera. Elargire lo stesso contributo in base alla mera estensione dei terreni è un criterio che inevitabilmente rischia di massacrare le colture storiche che già si reggono solo grazie agli aiuti. Per questo richiederemo con forza l´introduzione di criteri oggettivi aggiuntivi, come la produzione lorda vendibile, il valore occupazionale e il potere d´acquisto". "In Parlamento - conclude Silvestris - dovremo tutelare gli agricoltori veri, le aziende che producono e mettono sul mercato i prodotti del territorio e quelle che sono in difficoltà, con una migliore definizione di "agricoltore attivo" e introducendo strumenti di mercato, come assicurazioni o fondi emergenza, per i momenti critici.  E´ quindi doveroso riuscire a modificare il testo iniziale della riforma della Pac per evitare una catastofe nella nostra agricoltura, altrimenti sarebbe l´inizio della fine".

20 ottobre 2011


CHI SIAMO 
La Giovane Italia nasce dalla fusione di Azione Giovani e Forza Italia Giovani. Il nome “Giovane Italia” richiama la ‘Giovine Italia’ di Giuseppe Mazzini l’associazione politica insurrezionale fondata a Marsiglia nel luglio 1831, cuore del nuovo risorgimento italiano e il cui programma veniva pubblicato su un periodico al quale fu dato lo stesso nome.


Ma, non si tratta dell’unico richiamo, Giovane Italia era anche il nome dell’associazione studentesca nata a Roma il 13 e 14 novembre 1954 in occasione del I convegno nazionale degli studenti medi del Movimento Sociale Italiano. In quel caso, come simbolo venne scelta una fiaccola tricolore che venne ripresa dalle successive organizzazioni giovanili del partito, il Fronte della Gioventù e Azione Giovani (Alleanza Nazionale).


I valori che condividiamo sono ovviamente quelli definiti dalla carta dei valori del Popolo della Libertà, ma non siamo né un sottoinsieme di un partito né una categoria di iscritti distinta per età anagrafica. Siamo una comunità politica formata da giovani, una componente “autodeterminata” del Popolo della Libertà, e come tale osserviamo la realtà che ci circonda da una prospettiva differente.
Questa realtà ci appartiene, su di essa vogliamo incidere e costruire, perché “il domani appartiene a noi”.


IL SIMBOLO
Nel nostro simbolo l’ala simboleggia la volontà di elevarsi al di sopra del quotidiano, delle banalità, della superficie piatta di un’esistenza priva di tensioni verticali. Simbolo di spiritualità e di libertà, le ali rappresentano la nostra voglia di avventura e la nostra indipendenza rispetto ad una società che ci vorrebbe incatenati a terra, adeguati al conformismo che contraddistingue il nostro tempo. La singola ala, poi, ci ricorda che non siamo soli e che per volare bisogna essere in compagnia.
Il tricolore ci ricorda l’appartenenza a una patria nazionale, un passato glorioso, un destino condiviso con altri, un plebiscito da rinnovare ogni giorno.


PERCHE' IL BLOG 
Il nostro blog nasce dall'esigenza di informare, di comunicare e di confrontarci, per metterci in gioco e svolgere un ruolo importante, finalizzato al raggiungimento dell'idea di città che abbiamo in mente. 
Vogliamo essere più vicini ai cittadini per alimentare dibattiti sani con l'intento di dare contributi sempre più importanti all'intera comunità locale.
Le argomentazioni dei nostri post saranno riferite ai fatti politici, culturali e sociali del nostro tempo, valorizzando gli ideali che ci caratterizzano e dando sempre importanza ad una scala di valori che non può prescindere dalle nostre radici storiche, politiche e religiose. 


Confidiamo anche nei vostri contributi. 

Giovane Italia Torremaggiore "Giorgio Almirante".